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Integratori al ferro: benefici all’organismo

Normalmente con una dieta sana ed equilibrata una persona adulta assume già la quantità di ferro di cui necessita il suo organismo, ma ci possono essere momenti e stati in cui è necessario integrarlo per carenze o mancanze.
Bisogna stare sempre molto attenti, però, all’assunzione di integratori, soprattutto se non espressamente prescritti e ai periodi in cui si assumono. Se da una parte, infatti, la mancanza di ferro provoca anemia, una sovra assunzione può aumentare il rischio di cancro, di malattie cardiache e di un certo numero di stati infiammatori. Il corpo umano, infatti, non ha un sistema per eliminare le quantità in eccesso di ferro e per questo è sempre consigliabile preferire il ferro proveniente dai vegetali. In quest’ottica la scelta giusta può essere quella del ferro integratore Salus Floradix, che è a base di erbe e succhi di frutta e quindi molto efficace, ma allo stesso tempo molto adatto per il corpo umano.
Il ferro di per sé, infatti, può essere un’arma a doppio taglio e può provocare danni gravi, se se ne assume troppo di origine animale. Questo perché questo tipo di ferro passa direttamente nell’apparato intestinale, che lo assorbe anche se nell’organismo è presente già a sufficienza, creando così sovra dosaggi all’interno del corpo.
Proprio per questo è importante informarsi bene e nel dettaglio prima di assumere un integratore e, soprattutto in casi particolari quali la gravidanza o una situazione post operatoria, chiedere consiglio al proprio medico.
Chi, invece, in condizioni normali, si sentisse stanco, spossato, irritabile o soffrisse improvvisamente di mal di testa, può valutare se integrare le riserve di ferro con Salus Floradix, che è completamente naturale, ne fornisce il fabbisogno giornaliero e l’assorbimento è favorito dalla presenza di vitamina C.
Gli sportivi, invee, spesso possono aver bisogno di integrare le proprie riserve di ferro, perché lo sport richiede energie e il ferro è fondamentale, per esempio, nello sforzo muscolare.
Se ci si trova in condizione di soffrire di alcuni disturbi che possono essere collegati alla carenza di ferro, quali, per esempio, vertigini e cefalee è importante sottoporsi a una visita medica e, se questi fossero dovuti all’anemia, provvedere, in accordo con il dottore, ad assumere integratori adatti al proprio stato di salute.
Se non si rientra nelle categorie di persone che possono essere soggette a carenze di ferro, bisogna stare molto attenti ad assumere integratori, perché con ogni probabilità l’organismo non ne avrà bisogno e si rischia di incorrere nel problema contrario e cioè una presenza troppo alta di metalli nell’organismo, che può provocare nausea, vomito, stipsi e altri problemi intestinali.

Ringraziamo la Dottoressa Anna Artuso www.studiomeopatico.it.

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